Essere dimenticati su internet è possibile, questa possibilità è un diritto riconosciuto dalla legge come: diritto ad essere DIMENTICATI ( right to be forgotten)
Nell’epoca in cui le piattaforme digitali web vengono utilizzate da migliaia di utenti, ogni fruitore che accede alla rete ha la possibilità di pubblicare pensieri, notizie, impressioni, immagini, scatti fotografici, filmati, audio e tutti i contenuti digitali che lo riguardano o che fanno parte della sua sfera di lavoro o privata, accessibili come noto, anche a terzi.
Può accadere che un immagine o un post, oppure un numero più ampio di contenuti nel corso del tempo possano risultare compromettenti per la reputazione di un cittadino, e talvolta, possano anche pregiudicare la sua sfera privata.
La pubblicazione online può riguardare contenuti quali:
- filmati
- scatti fotografici (selfie e non)
- scritti
che possono fornire un’identità che non esiste più, oppure semplicemente informazioni non corrispondenti al vero.
Ogni dato o qualunque notizia una volta pubblicata online, è reperibile da tutti coloro che accedono ad internet, e l’accesso è semplice, basta un qualsiasi motore di ricerca (come Google) per scrutare a fondo anche notizie ormai datate.
In tali circostanze la persona a cui rimanda un testo o un’immagine lesiva, può richiedere l’eliminazione da Google o da qualunque altro motore di ricerca degli url e delle menzioni che fanno riferimento ai contenuti in questione, facendo valere il suo diritto ad essere dimenticato, al fine di evitare che articoli negativi ed irrispettosi continuino a circolare pubblicamente.
Solo che Google non cancella tutto e non lo fa sempre a cuor leggero, per fare ciò occorrono esperti in legge e agenzie che si occupino di far valere i diritti dell’interessato.
OBLIO come diritto del Cittadino
Il diritto all’oblio è quel diritto che ogni persona o azienda può reclamare e che include il concetto di “essere dimenticato”.
Tale diritto viene realizzato online attraverso la cancellazione dei link e dellle evidenze che rimandano ad un contenuto web che viene ritenuto dannoso per la propria reputazione.
Un qualunque testo o altri generi di contenuti che vengono pubblicati sul web possono essere visitati da chiunque abbia accesso alla rete, e compaiono effettuando una semplice ricerca online, tale meccanismo, nel linguaggio informatico è definito col nome di indicizzazione. Tutte le pagine indicizzate nella Banca dati di Google (motore di ricerca), o Bing etc, possono essere raggiunte agevolmente: basta inserire delle parole chiavi nel motore di ricerca e scansionare accuratamente i risultati che esso ci offre.
Come funziona la rimozione dei link e delle menzioni presenti online
All’opposto di tale visibilità, il metodo che permette di accedere in maniera diretta o indiretta alla rimozione dei link e delle menzioni sui motori di ricerca (Google il più noto) viene definito come de-indicizzazione.
E’ vero si che Google può, su istanza della persona interessata e verificata la sussistenza dei presupposti, eliminare la notizia, la menzione o altro dato che la riguarda, ma è anche possibile che tale informazione, se non viene eliminata completamente, possa continuare a permanere su altri motori di ricerca o essere raggiunta attraverso l’accesso diretto.
E’ importante rivolgersi ad esperti che aiutino l’interessato a far valere i suoi diritti (siano essi legali e/o agenzie specializzate nel settore)
La deindicizzazione elimina il contenuto definitivamente?
Purtoppo, oggi il diritto all’oblio non è più indentificato come il diritto alla cancellazione, ma è il diritto alla deindicizzazione dai motori di ricerca. Sempre più spesso il Garante prescrive al gestore di un archivio l’adozione di misure volte solo ad escludere l’indicizzazione dai motori di ricerca.
Modificando il processo di indicizzazione dei motori di ricerca, cosa accade? Quel dato (o foto o video) potrà comunque rimanere su qualche server nel world wide web, verrà escluso dai risultati dei motori di ricerca e potrà essere raggiunto solo da chi saprà nel dettaglio cosa cercare. .
Va ribadito che se Google(su istanza di parte) elimina la notizia, la menzione o altro dato che riguarda una specifica persona, tale informazione continua a permanere su altri motori di ricerca e può essere raggiunta attraverso l’accesso diretto – questo accade perchè non viene eliminata completamente.
Principali Riferimenti Normativi
L’oblio rappresenta nella legge un diritto riconosciuto nella Giurisprudenza.
Questo diritto ha trovato ampia eco dopo la Sentenza del 13 maggio 2014 della Corte di Giustizia UE che condannava Google ad eliminare l’indicizzazione di siti web che esponevano notizie infamanti della privacy e della dignità di un abitante della Spagna.
Anche in Italia ci sono state diverse sentenze sul tema che hanno riconosciuto il diritto all’oblio.
Oltre a queste vi sono state varie pronunce favorevoli dello stesso Garante, in questo caso occorre ricordare il Provvedimento del 21 dic. 2017 n°557 attraverso cui è stato intimato a Google di deindicizzare url europei e non europei, riconoscendo alla persona interessata la tutela nei confini Europei e fuori di essi.
Internet ha causato una mutazione del diritto alla privacy, il consenso è diventato secondario sul web sin dalla nascita dello stesso, o piuttosto occorre dire che la privacy ed il consenso oltre che l’oblio passino in secondo piano in relazione alla portata che una notizia o un contenuto può avere.
Per questa ragione molte persone e professionisti necessitano la cancellazione di contenuti da internet, e richiedono il servizio di rimozione di link, menzioni e altre informazioni negative per la reputazione.